Un dono di Dio

Mario Rigoni Stern

I confini della natura non hanno reti, muri, sbarre, reticolati, sentinelle e leggi se non quelli eventuali che la natura stessa pone a sua indiscutibile difesa. Così, almeno per quanto riguarda la geografia ambientale, di confini non si dovrebbe mai parlare, bensì di continuità, consociazioni, correlazioni fisiche e storiche di territori attigui.

Fin dai tempi più remoti della presenza umana tra le montagne, le comunicazioni avvenivano più attraverso i passi dei crinali che per i fondovalle. […] Un esempio chiaro a tutti, documento ancora leggibile, è quello delle Alpi Marittime dove i segni lasciati nei millenni dalla presenza umana sono ancora vivi: i sentieri dei cacciatori preistorici, le incisioni rupestri nella Valle delle Meraviglie, le strade delle transumanze dei pastori, quelle dei romani, gli insediamenti medioevali e quelli moderni. E ancora: i toponimi, la lingua, i costumi, i miti, le leggente, le tradizioni. E la Natura!

È qui, dove Alpi e Mediterraneo si incontrano e si confondono; e si fondono creando una cosa unica, dove le basi dei monti sono bordate di calda schiuma e le cime di neve permanente. L’occhio attento del naturalista potrà scorgere una varietà impressionante di specie vegetali, un orto botanico naturale forse più ricco d’Europa con rari endemismi. E si potranno osservare senza difficoltà camosci e stambecchi, marmotte e aquile e il gipeto negli abissi del cielo; godere del mormorio delle acque e del vento dimenticando gli affanni quotidiani, che devono restare “fuori”, lontani da questi luoghi e anche da noi.

Argentera-Mercantour a cavallo tra Italia e Francia e le aree protette delle Alpi Marittime e Liguri tra loro non hanno confini, sono un sito d’Europa, un dono di Dio agli uomini del Duemila perché sia conservato e tramandato.

Da: Montagne senza frontiere, L’Arciere, 1995.

Mario Rigoni Stern

Scrittore, è nato ad Asiago nel 1921. Durante il secondo conflitto mondiale prese parte alla campagna di Russia. Da questa esperienza ha tratto una cronaca, Il sergente nella neve (1953), che è considerata la più alta testimonianza poetica della memorialistica di guerra italiana. Da militare ha conosciuto e frequentato le Alpi Occidentali. Oltre che di numerose opere legate al periodo bellico, Rigoni Stern è autore di racconti e romanzi ambientati per lo più sull’altipiano di Asiago

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