Sul Roc Inaccessibile
Victor de Cessole
La nostra inattesa vittoria sul Corno Stella segnava un nuovo successo, certamente il più importante, sulle magnifiche pareti del vallone dell'Argentera: era certamente il coronamento delle nostre numerose campagne nella zona.
Come valutare esattamente le difficoltà e i rischi di una tale impresa? L'alpinismo ha compiuto, ai nostri giorni, tali e tanti progressi che le grandi cime delle Alpi, quelle stesse che venti o trenta anni fa costarono tanta pena e sforzi ai primi salitori sono agevolmente salite da folle di escursionisti. Il Roc Inaccessibile, ritornato ad essere il Corno Stella, per il fatto stesso di aver perso la sua verginità rientrerà un giorno nel novero delle cime alla moda? I futuri salitori troveranno forse le sue pareti "addomesticate"? Personalmente sono convinto che riserverà loro energiche sorprese.
[…] Il Mauvais Pas, che da solo inciderebbe sulla reputazione di una cima d'importanza minore del Corno Stella costituisce, per il capocordata, un passaggio terribilmente pericoloso, a meno che non si decida un bel giorno di attrezzarlo con una corda fissa lungo la placconata, fatto che farebbe diminuire i rischi e risparmiare utilmente le forze.
[…] Allorquando una scalata si sviluppa in un tale ambiente è fuor di dubbio che si tratti di cosa seria. È del resto, ciò che ha dovuto supporre il pastore del Gias del Saut, il quale, mentre sorvegliava le sue pecore nell'alto vallone dell'Argentera, ha assistito per caso alle nostre evoluzioni sulle rocce del Corno. Il giorno precedente, quello del tentativo, non aveva capito che genere di lavoro avevamo deciso di accollarci; l'indomani, interessatissimo circa il nostro ritorno nello stesso posto, completamente attrezzati di corde, ramponi e piccozze, aveva osservato il nostro andirivieni. Raccontò, la sera, che «gli avevamo fatto passare una pessima giornata e che in certi istanti, temendo di prendere un malore, aveva rinunciato a guardare i nostri movimenti».
Da: Il Corno Stella – Prima ascensione, in “Annuaire du Club Alpin Francais”, 1903.
Victor de Cessole
Alpinista nizzardo (1859-1941) diede un contributo essenziale alla conoscenza e all’esplorazione dei massicci dell’Argentera e del Mercantour. In ventisette anni di campagne alpinistiche compì la prima ascensione di circa novanta montagne e aprì oltre centoventi nuovi itinerari. Il suo nome resta indissolubilmente legato alla prima salita del Corno Stella, compiuta nel 1903 in compagnia delle guide valligiane Jean Plent e Andrea Ghigo. Uomo di vasti interessi culturali, fu per trentatrè anni presidente del Club Alpin Français di Nizza.
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