Le valli delle Meraviglie e di Fontanalba, con le loro 36.000 incisioni rupestri all’aria aperta, formano una sorta di monumento storico all’interno del Parco nazionale. Risalenti all’età del rame e agli albori dell’età del bronzo (dal 3200 a.C. al 1700 a.C), queste incisioni – sono presenti corniformi, armi, utensili, elementi geometrici, scene di vita pastorale – rappresentano un patrimonio archeologico straordinario. Ai piedi del Monte Bego, considerato montagna sacra, alcuni antropomorfi rimandano a figure umane e a divinità quali “lo stregone”.